Cittadina medievale situata su di un colle, con un equilibrio economico basato sul contributo dell'agricoltura e delle attività estrattive e sull'apporto sempre più massiccio del terziario commerciale e turistico. Una buona parte della comunità dei campigliesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato, si distribuisce in alcuni aggregati urbani minori: Cafaggio, Lumiere, Stazione di Campiglia Marittima, Terme di Caldana, Venturina. Quest'ultima, assai più del capoluogo, si è schiusa alle sollecitazioni della modernità, realizzando un habitat adeguato alle esigenze dei numerosi turisti attratti dall'omonimo lago termale. Il territorio comunale tratteggia con il suo andamento plano-altimetrico un profilo non aspro ma comunque abbastanza mosso; il paesaggio è ameno: dal capoluogo, in particolare, si domina una suggestiva veduta della Val di Cornia e del promontorio di Piombino. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un levriero rampante d'argento, con collare; l'animale esprime prontezza d'animo, fedeltà e costanza nell'eseguire un'impresa.