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Firenze bio e gli altri: la toscana e' sempre piu' biodinamica

La crescita del bio in toscana: tanti i vip che hanno investito nel settore



Pubblicato il 09/08/2019
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Un vero e proprio boom delle industrie bio: è questo il momento che si sta vivendo a Firenze, con la volontà di puntare sempre di più su progetti agricoli rispettosi della natura. Basti pensare come circa un ventennio fa, le aziende che investivano sul biologico nel capoluogo toscano superavano di poco le 400 unità, mentre oggi hanno raggiunto e oltrepassato una soglia pari a 5000. Aumenta anche la percentuale della superficie che viene occupata dalle coltivazioni bio, dal momento che è stato raggiunto il 18% di quella complessiva, mentre in tutta la regione si è toccato il 25%.


Firenze Bio e gli altri: la Toscana e' sempre piu' biodinamica

La crescita del bio in Toscana

Una crescita dell’industria bio in Toscana che è stata chiaramente favorita anche dal fatto che i consumatori e il mercato richiedono un numero sempre maggiore di prodotti biologici e di qualità, in linea con un’alimentazione maggiormente rispettosa della natura. Per questo motivo sono state numerose le iniziative e gli eventi dedicati al mondo bio, sia in termini di agricoltura biologica e che biodinamica, che sono stati organizzati in Toscana nel corso degli ultimi tempi. Tra quelle più interessanti troviamo certamente anche quella denominata “Agrichef”: si tratta del primo corso per i cuochi degli agriturismi, che è stato creato da parte di Campagna amica, Terranostra e Coldiretti.

Tanti i vip che hanno investito in questo settore

Sono moltissimi i personaggi dello sport e dello spettacolo che hanno deciso di puntare sull'agricoltura Bio. Da professionisti del poker sportivo come Pier Paolo Fabretti, passando per Andrea Pirlo, fino ad arrivare a tanti altri campioni che hanno scritto la storia del calcio italiano. Sono numerosi i personaggi sportivi di rilievo che hanno deciso di investire nel mondo agricolo e che hanno in comune la passione per l’enologia, soprattutto tra gli allenatori. Possiamo fare riferimento, ad esempio, ad Alberto Malesani, ex tecnico di Parma, Genoa e Panathinaikos, che punta tantissimo sul biologico nella sua azienda agricola di famiglia. E, come dicevamo, Andrea Pirlo: l’ex giocatore di Juve e Milan ha scelto nel 2007 di puntare sull’industria bio, creando un’azienda biologica che garantisce una produzione annua di circa 25 mila bottiglie di vino. Si tratta di due rossi, un bianco vinificato con Trebbiano di Lugana e un rosato. Anche un altro campione del calcio spagnolo come Andrés Iniesta, ex calciatore del Barcellona, ha scelto di puntare tantissimo sul mondo enologico e su quello bio. La cantina denominata “Bodega Iniesta”, infatti, può vantare oltre 200 ettari coltivati a vigna e ben più di un milione di bottiglie che finiscono un po’ in tutto il mondo. Al giorno d’oggi, da quella piccola cantina che era negli anni Novanta, la Bodega Iniesta si è trasformata in una azienda di notevoli dimensioni, che riesce a garantire alte produzioni di olio, formaggio e numerose tipologie di vini, tra cui rossi, bianchi, bollicine e tantissimi prodotti biologici.


Il successo dell’ultima edizione di Firenze Bio

Nello scorso mese di marzo ha preso luogo la seconda edizione di Firenze Bio, in cui hanno fatto capolino la bellezza di quasi 200 espositori: nella maggior parte erano toscani, ma una buona rappresentanza è arrivata anche da tante altre regioni italiane. Si tratta di una mostra mercato che prende in considerazione solo ed esclusivamente dei prodotti biologici e biodinamici. In seguito all’esordio della manifestazione, avvenuto nel 2018, la Fortezza da Basso di Firenze ha ospitato nuovamente tante novità in ambito bio. Non si è trattato, però, solamente di trovare delle specialità alimentari tra i vari banchi dell’evento degli espositori, ma anche di vivere l’esperienza di mangiare in un ristorante al 100% biologico. Un evento che ha proposto anche tanto altro, tra convegni, degustazioni guidate, cooking show e laboratori vari, come l’interessante workshop denominato “Le opportunità oltre il biologico: soluzioni verso l’agrifood del futuro”, in cui c’è stato un vero e proprio confronto tra imprenditori del settore, agricoltori e gruppi di ricercatori del Cnr. Importante anche la novità rappresentata dall’evento “Terra nuova festival”, proposta dalla rivista Terra nuova, in cui si sono discusse varie tematiche riguardanti l’industria biologica e biodinamica. Non è stato certo l’unico evento dedicato al cibo in maniera originale organizzato negli ultimi anni in Toscana, dato che anche il Tour iFood inStore, tra cibo e design, raccolse numerosi consensi.

di Luca Redazione

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